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Sostituti del caffè? Salutari, fatti in casa e decaffeinati

Il caffè, oltre ad essere un’apprezzata bevanda, è protagonista di un rito che siamo certi essere imprescindibile per molti, se non addirittura sacro. Il fatto interessante è che sin dai suoi primi utilizzi nella cultura araba, la bevanda sotto forma di infuso, veniva davvero utilizzata in ambito rituale, per prolungare le veglie di preghiera dei sufi.

Nel 16° e 17° secolo i Veneziani introdussero in Occidente la bevanda che allora si prendeva, come in Oriente, senza zucchero e da quel momento ha conquistato il mondo diventando una delle bevande più diffuse in tutte le sue varianti locali.

Qui vengono proposte due alternative che, per i puristi, saranno assolutamente d’emergenza, mentre per i meno ortodossi e per gli esploratori del gusto, potrebbero diventare un valido sostituto, molto più divertenti da preparare e rigorosamente senza caffeina.

Tarassaco

Il Tarassaco lo si può trovare facilmente nei prati, negli incolti, lungo i sentieri e ai bordi delle strade.

Presente nei prati primaverili ed estivi con i suoi caratteristici fiori gialli che danno poi vita a quelli che chiamiamo comunemente soffioni. Altri nomi comuni del tarassaco sono cicoria selvatica e dente di leone. Si tratta di una pianta erbacea perenne molto diffusa, usata fin dall’antichità come rimedio naturale per le sue proprietà diuretiche e depurative. La pianta presenta una profonda radice fittonata che possiamo usare nella preparazione di una bevanda simile al  caffè che vedremo più avanti.

Cicoria

La Cicoria, utile e bella

È una pianta erbacea perenne le cui foglie sono simili alle foglie di tarassaco. I fiori blu compositi hanno bordi quadrati sfilacciati ai raggi. Foglie e fiori possono essere consumati crudi o cotti per insalate saporite, ma decisamente amare.
Anche in questo caso, sono le radici ad essere utilizzate per preparare un surrogato del caffè utilizzato diffusamente durante il periodo bellico.
La radice di Cicoria è inoltre ricca di nutrienti e sostanze benefiche quali: polifenoli, acidi organici, vitamina C, P e K e sali minerali quali sodio, potassio, magnesio, calcio, ferro, rame e fosforo.

Tostare le radici

Le radici dopo la tostatura

Dopo aver individuato le piante che vogliamo utilizzare, tarassaco o cicoria, scaviamo intorno in modo da estrarre le radici. Per iniziare possiamo raccogliere le radici di 10-15 piante.

Preriscaldate il forno a 180 °C mentre pulite le radici con abbondante acqua, dopodiché tagliatele in pezzetti lunghi 1 cm.
Quindi stendere le radici su una teglia e cuocere fino a quando assumono un colore marrone cioccolato. Di solito ci vogliono 30-40 minuti, ma verso il termine della cottura le radici vanno osservate bene per evitare che da tostate diventino bruciate, cosa che le renderebbe inutilizzabili.

Preparazione e conservazione

Per preparare il caffè al tarassaco o alla cicoria, versare acqua bollente in una tazza da caffè e aggiungere 30 grammi di radice tostata. Coprire la tazza con un piattino o un altro coperchio e lasciare in infusione per 10 minuti. Infine filtrare la bevanda ottenuta con un colino. Infine, dolcifica come preferisci e gusta il tuo caffè, alternativo e fatto in casa.

Si può anche utilizzare la moka, riempiendo per metà il filtro della caffettiera e ottenere lo stesso risultato.

Le radici tostate possono essere conservare per un mese o due in un contenitore traspirante come un sacchetto di carta, oppure si possono congelare per una conservazione di lungo periodo.