La guida per iniziare a pescare

Tutto quello che c’è da sapere per iniziare a pescare

La pesca è un’attività particolare, una sfida continua di pazienza, di tecnica e un modo fantastico per andare alla scoperta di luoghi magnifici. 

C’è sempre un’altra specie da battere in astuzia, un altro specchio d’acqua da esplorare, un’altra abilità da padroneggiare, oltre ad essere anche un ottimo modo per trascorrere del tempo con gli amici all’aperto. Ma proprio perché la pesca è un mondo vastissimo, può essere difficile approcciarsi a questo sport.

Dove iniziare? Ecco una breve ma completa lista di cose da considerare per lanciare subito l’amo!

Prima di tutto, la canna da pesca

Esistono in commercio molti set completi di canna e mulinello in grado di soddisfare il dilettante alle prime armi così come l’esperto. Queste canne sono generalmente adatte ad una varietà di situazioni per la pesca in d’acqua dolce, ideali per la cattura di piccoli pesci come carpe, trote e alcuni bassi. I set combo sono anche economici e facili da usare. E non confondere la loro semplicità o il loro costo contenuto per i segni di un prodotto scadente: la qualità dei materiali è diventata nel tempo molto più economica.

Di che altro ho bisogno?

Oltre alla canna e al mulinello, avrai bisogno di alcuni semplici e poco costosi attrezzi:

  • Le pinze a becco lungo facilitano l’estrazione dei ganci dalla bocca di un pesce.
  • Tagliaunghie è lo strumento migliore per tagliare le lenze da pesca.
  • Un retino di gomma è l’ideale per sbarcare il pescato, soprattutto se si prevede di liberare il pesce. La rete di gomma è molto più delicata sulle squame rispetto alla sottile rete di nylon.
  • Una cassetta degli attrezzi: quello che può servire sono una varietà di galleggianti, pesi a seconda dei pesci che vorrai pescare. Piuttosto che cercare di assemblare il giusto mix di attrezzatura partendo da zero, semplifica le cose comprando uno starter pack già pronto. Con l’esperienza avrai modo di aggiungere i pezzi che più ti occorrono.
  • Un secchio se stai pescando con esche vive o hai in programma di tenere ciò che catturi. In questo caso, potrebbe esserti utile anche un coperchio. Possibili alternative sono i secchi di pittura ormai vuoi, opportunamente lavati e senza residui.
  • Una licenza di pesca: nei casi in cui si voglia pescare in zone regolamentate.

Quali sono le esche migliori?

 In generale, l’esca viva acquisita localmente, per consistenza, odore e colore familiari, sarà l’opzione più efficace. Ma l’importante è conoscere la dieta del pesce che stai cercando, e una conversazione con una guida o un fornitore locale è sempre un buon modo per determinare l’esca giusta. Considera anche che in alcune aree è consentito l’uso solo di esche artificiali.

Ovviamente, Internet è una risorsa estremamente utile anche in questo caso. Le esche vive, come vermi, pesciolini e grilli, possono essere la soluzione migliore e si trovano facilmente nei negozi specializzati (o nel tuo cortile). L’unica parte difficile dell’utilizzo di esche vive è tenerle in vita e agganciate all’amo quando le lanci. Tieni anche presente che in passato, i pescatori utilizzavano solo grano e pane lanciato nella zona di pesca e ha funzionato, per secoli…

Se scegli invece le esche artificiali, le scelte sono apparentemente infinite, da quelle fluorescenti alle finte rane che sembrano nuotare mentre avvolgi la lenza. Anche in questo caso, negozianti locali, altri pescatori e internet sono le fonti ideali per sapere qualche esca possa andare bene con un particolare tipo di pesce.

Dove pescare?

Come con la scelta dell’esca giusta, il primo passo migliore per trovare un buon posto per pescare è chiedere consigli al fornitore locale o al negozio di esche. Puoi comunque andare alla scoperta di specchi d’acqua, fiumi e ruscelli durante le tue gite abituali. Purché non ci siano divieti, portare con se l’occorrente per pescare sarà un ottimo modo per prendere dimestichezza con la pesca.

Quando è il momento migliore per pescare?

Ogni volta che ne hai l’opportunità. Ma se stai cercando di aumentare le tue possibilità di successo, i pesci in acque poco profonde tendono a cercare cibo al mattino presto o alla fine della giornata, quando è più fresco, mentre i pesci di acque profonde cercano il cibo durante la parte centrale del giorno.

Ho bisogno di una barca?

Non necessariamente. La pesca da una barca è fantastica (ne parleremo più sotto) ma la comodità di una pesca semplice con canna e lenza, non si batte facilmente. Inoltre, i pesci adorano la copertura trovata nei ressi delle rive di laghi e fiumi, come massi, alberi e calette. Puoi portare tutto ciò di cui hai bisogno per un’avventura di pesca in uno zaino e tenerlo in auto, così da essere sempre pronto ad una battuta di pesca!

Ma le barche sono fantastiche

Certo, lo sono e sono anche divertenti. Ecco alcune cose da tenere a mente mentre consideri quale potrebbe essere la migliore per te. 

  • Le canoe uno dei mezzi più antichi del mondo, ma a meno di non essere un pescatore maori, lanciare e recuperare un pesce senza finire in acqua può richiedere un po’ di pratica. Sconsigliate anche se economiche.
  • Anche i kayak anche questo tipo di natanti, sono popolari e molti produttori realizzano persino impianti specifici per la pesca governati da pedali che ti permettono di lanciare e muoverti allo stesso tempo.
  • Stand up paddleboard (SUP) stanno anche crescendo in popolarità tra i pescatori. Oltre ad aggiungere un elemento di equilibrio, i SUP ti mettono più in alto sull’acqua, dandoti un punto di vista che spesso rende più facile vedere più in profondità nell’acqua. Dote richiesta: equilibrio.
  • Barche, gommoni a remi e a motore: sono disponibili in tutte le forme e dimensioni e costi, dalle piccole e convenienti barche in alluminio a quelle multiuso che consentono anche di praticare sci nautico o crociera con la famiglia. Qualunque cosa tu decida, assicurati di essere in regola con le normative locali.

Oltre le regole scritte

Come ogni attività all’aperto, la pesca è migliore per tutte le persone coinvolte quando si osservano alcuni semplici punti di etichetta.

  • Non avvicinarti altri pescatori . Che tu stia pescando dalla riva o da una barca, cerca di non seguire altri pescatori o di avvicinarti a loro. Sii rispettoso dello spazio di tutti così come vuoi che lo siano gli altri nei tuoi confronti.
  • Tratta il pesce con dignità. Se ti è permesso tenere quello che catturi, prendi solo ciò che mangerai. Se invece devi lasciare in libertà il pescato, usa le mani bagnate, maneggia il pesce il meno possibile e rilascialo delicatamente in acqua il prima possibile.
  • Non indugiare sulla rampa della barca. Se utilizzi una banchina o scivolo per la tua barca, fai tutto in modo ordinato e, per quanto possibile, rapido, in modo che gli altri possano utilizzarla senza dover aspettare molto.
  • Seguire i principi “non la sciare tracce”. Qui si tratta anche di regole scritte come quella che vieta di lasciare rifiuti, ma la sua importanza non può essere sottovalutata: lascia l’acqua e la riva in migliore di come l’hai trovata. Recupera tutti i tuoi rifiuti, anche organici, compresi lenza e ami da pesca scartati, che possono provocare danni alla fauna selvatica. Se c’è qualche altro rifiuto non tuo, perché non recuperarlo ugualmente? Non lo fai per l’orco che ti ha preceduto (inteso come distruttore di bellezza, alla maniera di Tolkien), ma per chi verrà dopo ti te e per l’ambiente naturale in sé.
  • Divertiti! C’è un motivo per cui così tante persone indossano le magliette con su scritto “Preferirei pescare”. 

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