Fuoco

Fuoco, tipi di legno e temperature

Sapere che anche senza attrezzi da cucina e fornello elettrico o a gas, saremmo capaci di preparare un buon pasto, è un pensiero rassicurante.

Il tipo di fuoco che si deve accendere dipende da quello che si vuole cucinare. Vuoi bollire, arrostire, cuocere al forno o fare restringere un sugo? Dipende tutto dal tipo di fuoco e dalla legna che userai.

Abbiamo già parlato dei tipi di fuoco, oggi ci soffermiamo sui tipi di legno e su come valutare la temperatura del nostro fuoco.

Il fuoco basso va bene per gli stufati; per friggere o cuocere al cartoccio sono necessarie delle buone braci ardenti. Alcuni tipi di legno sono adatti al fuoco lento, altri alla fiamma viva. Nel campo dei legni duri, la quercia dà un eccellente fuoco lento e il frassino è ottimo tanto per fiamma viva che per fiamma bassa, a secondo della grandezza dei ceppi. La betulla produce una bella fiamma viva, mentre l’olmo è un cattivo legno da ardere. I legni dolci come il pino, il cedro e l’abete, producono rapidamente una vivida fiamma.

Fuochi e temperature scelte con abilità possono rendere ottima la nostra cucina da campo 
  • I legni duri come la robinia, quercia, frassino, olmo e faggio hanno un grande potere calorifico e combustione lenta. Sono ideali per la cucina e per riscaldarsi.
  • I legni teneri come il pioppo, tiglio, acero e platano hanno un potere calorifico medio e una combustione rapida. Occorre fare buona scorta di legname se intendiamo mantenerlo vivo per molto tempo. Buoni per il fuoco da campo e per la legna di accensione.
  • I legni resinosi come il pino, abete e larice hanno anch’essi potere calorifico medio-alto e combustione molto rapida. Buoni per il fuoco da campo e per la legna di accensione.

Supponiamo dunque che si sia acceso il fuoco adatto per il tipo di cibo che vogliamo cucinare e che si sia calcolato il tempo necessario per cuocerlo, a fuoco alto, medio o basso. Come facciamo a sapere se la temperatura è giusta per la nostra cottura?

Valutare la temperatura del fuoco

Esiste un metodo pratico per valutare la temperatura del nostro fuoco in modo da migliorare la nostra cucina da campo. Se si pone il palmo della mano nella posizione in cui si dovrà collocare il cibo, e riusciamo a resistere per un solo secondo, significa che la temperatura supera i 260° C, è quindi molto alta; se si resiste per due o tre secondi, vuol dire che la fiamma si trova tra i 200° e i 260° C; per quattro o cinque siamo ad una temperatura tra 150° a 200° C; tra i sei e gli otto secondi, non superiamo i 150° C.

Uno schema pratico, anche se non scientifico, per valutare la temperatura del fuoco


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